martedì 13 ottobre 2009

Spiegelstraaaat - 高兴


In quel di Amsterdam - diciamocelo - si sta sempre bene. Ma come si fa ad odiare quei canali, quelle bici che ti fanno scorrere la vita davanti agli occhi ogni volta che attraversi la strada, i chioschetti di waffles? Non si puote. Amsterdam è una città fintamente per giovani. Diciamo che si mette una maschera per attirare il turista stupidello voglioso di baldoria e poi, quando arrivi, tadàààà, ti frega proprio. Si apre il sipario e ti becchi una città romantica ma non smielata, anche se gronda di dolci e sciroppo d'acero in ogni vicolo nascosto. Tanto poi gli olandesi bruciano le calorie facendosi chilometri in bici, a loro che gli frega. Invece a te quel pannekoeken ti rimane sullo stomaco per tutto il giorno, e in questi momenti capisci che - cazzo - la cucina mediterranea è veramente dietetica! Il quartiere a luci rosse è pieno solo di ciccione e di trans, segno che gli olandesi le mignotte più belle, a te turista squattrinato e pervertito, non te le fanno mica vedere. Perché l'olandese ti fa annusare l'odore della libertà che tu nel tuo piccolo paese democraticamente fasullo non hai, ma poi la capitale è piena di false pubblicità e di falsi miti. E il turista biecamente contento, per carità, ci casca arricchendo le tasche di questi biondi patinati. La vita ad Amsterdam, quella vera, chissà dov'è.
Dove sono finiti questi fantomatici giovani dallo sguardo allucinato? Per questo ad Amsterdam mi piacerebbe vivere, per scoprirla piano piano come fosse una cipolla, fino a trovare il centro pulsante, che non si vede o non c'è, e che in un modo o nell'altro si nasconde. Magari gli olandesi, quelli veri, i waffles non li mangiano, magari si rompono il cazzo di andare in bici con la pioggia e se piove stanno a casa a guardare la tv. Magari non fumano e non vanno a puttane. Sei tu, sempre tu turista pervertito, che vieni qui in cerca di allucinazioni di mondi migliori e alternativi. Entri in un bar e ordini succo di mela e marijuana, quale fantastico mondo è questo! In Italia poi il succo di mela esiste? Cammini mano nella mano con la tua dolce metà e guardi vetrine che vendono sesso come se niente fosse. Se in Italia il tuo ragazzo solo guarda il culo della bionda in fondo, parte lo sganassone. Ma siamo in Olanda, qui non ci sono chiese, non ci sono sguardi cattolici, non siamo siciliane gelose. Siamo "strangers", eh. Gli olandesi biondi patinati non battono queste strade e non entrano nei bar. Sono forse allergici a questa euforia temporanea che cede al primo imbarco. Ogni giorno centinaia di Pinocchio allagano le strade di questo Paese dei Balocchi. Loro son solo stanchi forse di vederli andare via con le orecchie da asino. Ma io una casetta qui me la prenderei. Una casa tipo in Spiegelstraaaat, con le finestre colorate e altissime, senza persiane, perché in Olanda il gossip non è mica una malattia. Una casa a due piani con le scale strette strette e ripide ripide (gli olandesi discendono dagli gnomi) che se hai fumato e stai al secondo piano altro che volo pindarico è un volo a planare. Se abito al piano terra, non mi metto le inferriate. In Olanda se po fa. I ladri saranno tutti nei coffeeshops a farsi le canne e a cantare Bob Marley. Chi lo sa. E mi pianterei i tulipani facendomi i cazzi degli altri, che tanto a loro non gliene frega niente. Invece per me che vita che sarebbe! Che vita!

lunedì 5 ottobre 2009

Cosa non si fa pur di non studiare - 压抑


Allora, sto studiando. No, ricomincio. Allora, sto facendo finta di studiare. E quando faccio finta di studiare ogni scusa è buona per fare altro. Tipo: "Uff, devo proprio cucire quella giacca che non metto da tre anni!", oppure "Oggi è proprio la giornata giusta per rimettere in ordine l'armadio". Siccome ero a corto di idee, ieri mi sono rivista nientepopodimenoché alcune puntate di un vecchio serial italiano di cui io e mia sorella andavamo matte: Compagni di scuola.
E' un ottimo anti-depressivo: c'è la solita ragazza sfigata che invece si vede che è figa ma ha solo i capelli corti e si veste male; c'è Scamarcio quando non si era ancora dato alla necrofilia; c'è anche uno che faceva l'università con me. Infine c'è Laura Chiatti coi capelli pettinati da una bomba a mano, a tratti tinti di blu, vestita come manco tu ti vestivi alle medie e con un culo enorme, tanto che pensi "Vedi? Allora anche io posso diventare figa!" e poi ripensi "Anche se ti vedi sti telefilm di merda non puoi nascondere il fatto che hai 27 anni e non 18 e quindi NO, NON DIVENTERAI FIGA, perché questa era una stronzata che potevi raccontarti 10 anni fa". Quindi mi rideprimo e l'unico anti-stress è il libro sulle teorie classiche e neoclassiche della crescita. Sull'orlo del suicidio, e in preda alle lacrime per la scena in cui Arianna (sfigata) finalmente si bacia con Pietro (il suo migliore amico da sempre innamorato di lei), decido di fare una cosa immonda e spregevole, pur di non studiare (in realtà lo faccio ogni week end). Mi guardo un film sugli adolescenti al liceo. E vaffanculo, aggiungo.
Spulciando la lista, questo l'ho visto, anche questo, se va bè lo so a memoria, questo...? Ah già, visto, con l'imprinting di Scamarcio ancora nel cervello, bello sbarbato e sorridente che quasi ci piace, decido per una cosa che nessuna ragazza intelligente e acculturata si sarebbe mai abbassata a fare. Ma capite, di là c'era Economia dello sviluppo. Era questione di vita o di morte. Insomma, mi vedo Tre metri sopra il cielo. Non lo scrivo, se volete sapere dovete evidenziare.
Per trovare una scusa, vado di là da Giulia:
- Oh, ma dimmi un po'... ma giusto per curiosità... ma tu non è che per caso... mal'haivistotremetrisoprailcielo?-
-No, e non lo voglio vedere- risposta secca, uffi.
Va bè insomma. Che merda. Ma veramente. Non è manco una roba adolescenziale del tipo oh che film del cazzo, però quando lui le toglie gli occhiali che emozioni! No no no. Proprio niente di niente. Lei, la protagonista, va a scuola in una roba cattolica e ha la divisa giapponese che le arriva alle ascelle. Che è troia, si capisce dal primo secondo, si vede, c'ha la faccia. Vergine o no, insomma, si vede. Lui il dannato de noialtri: fa addirittura le gare di moto a La Serra, che a Roma - sai - come ti giri ti giri, ragazzi col giacchetto di pelle tipo Danny Zucco che fanno gare di moto li vedi ovunque. Insomma, si innamorano. O meglio, lui si innamora, lei boh non si capisce. Secondo me è talmente troia che vuole solo perdere la verginità. Infatti, quando l'amico di lui muore in un fantasmagorico scontro di - indovinate? - moto, lei gli dice solo: "è morto per colpa tua e per la vita di merda che fai. E' finita". Insomma, un filmone. E per la prima volta, sotto le coperte ho pensato: "Era meglio se studiavo".

venerdì 2 ottobre 2009

Hello, everybody!

Prima o poi dovevo tornare. Sto ancora sistemando qualche cosetta qua e là. E sì, so che odiate quell'aggeggetto rosa con la faccia da alieno che vi spara la musica a palla nelle orecchie senza il vostro consenso. Ma se non mettevo l'autoplay, non lo avreste mai acceso! Quindi per ora è così nel futuro chi lo sa.
Questo del resto è solo un post di prova.